Sabato 4 ottobre, ore 17:00-19:00
Presso Doozo art books and sushi In collaborazione con la Scuola Itsuo Tsuda Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Il non fare di Itsuo Tsuda
Ritratto di un uomo fondamentalmente libero
Presentazione del libro con lettura di passi scelti
INTERVENGONO Manola Di Pasquale, Monica Di Giulio, Marzia Marzolla praticanti aikidō e katsugen undō del dōjō Bodai di Roma
RECITA Nicoletta Bertorelli
Dal giorno in cui ho avuto in me la rivelazione del ki 気, del respiro (avevo allora più di quarant'anni), non ha smesso di crescere in me il desiderio di esprimere l'inesprimibile, di comunicare l'incomunicabile.

All'età di sedici anni Itsuo Tsuda (1914-1984) si ribellò alla volontà del padre, che lo destinava a diventare l'erede dei suoi beni, e lasciò la famiglia alla ricerca della libertà di pensiero.
È l'inizio di un percorso intellettuale e pratico verso la conoscenza dell'essere umano, durante il quale incontrerà diversi maestri, da Marcel Mauss e Marcel Granet in Francia ad Haruchika Noguchi e Morihei Ueshiba in Giappone.
Tsuda elaborò così la sua filosofia, un pensiero in cui l'essere umano viene considerato in quanto tale, senza veli, nei suoi molteplici aspetti, al di là del dualismo classico tra teoria e pratica. Si dedicò poi a trasmettere il suo sapere in Europa, sia attraverso i libri che attraverso l'insegnamento diretto, diventando egli stesso un ponte tra il pensiero occidentale e la tradizione giapponese.

Ne Il non fare, il suo primo libro, Tsuda tratta il tema del ki 気attraverso la sua esperienza con lo Aikidō, il Seitai, e il Katsugen Undō (movimento rigeneratore): tutti mezzi per risvegliare la sensibilità e ritrovare la propria libertà interiore.
Quello che facciamo - scrive Tsuda - non è aggiungere qualcosa in più, ma il “ritorno alla sorgente”, che ci permette di sentire veramente ciò che accade ogni giorno, in ogni momento.
L'essere umano ha già tutto in sé, ma ha bisogno di ritrovarsi e riscoprire che è fondamentalmente libero.


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